Panorama della Valle del sacco da Castro dei Volsci
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Castro dei Volsci: il balcone della Ciociaria

Il borgo medievale di Castro dei Volsci, riconosciuto come uno dei borghi più belli d’Italia, viene considerato il “balcone della Ciociaria” grazie al meraviglioso panorama che si può ammirare dalla sua Rocca San Pietro.

Il paese è arroccato su una collina nel centro della Valle del fiume Sacco, cuore della Ciociaria, dove un tempo vi era il confine tra lo Stato Pontificio e il Regno di Napoli.

Incendiata dal Barbarossa, nel medioevo Castro fu feudo di diverse famiglie importanti quali i Colonna, i Borgia, i Carafa e tuttora mantiene l’aspetto di un borgo medioevale con suggestivi vicoli con archi, torri e case in pietra.

Le vie principali del borgo, come ad esempio via Civita, sono costituite da pavimentazione in pietra con mattoni in cotto nella parte centrale e scoline laterali per favorire il deflusso dell’acqua.

Cosa vedere a Castro dei Volsci?

Mura ciclopiche

Castro fu abitato sin dal V-VI sec a.C. dalla popolazione protostorica dei Volsci, da cui prende il nome, che pare vi giunse seguendo il fiume Sacco. Di quell’epoca rimangono le imponenti mura ciclopiche sul vicino Monte Nero.

Dal III sec a.C, il territorio fu occupato dai Romani. Testimonianze se ne possono trovare nella Zona Archeologica di S. Maria del Piano, dove sono presenti ville e terme romane, e nel museo Civico Archeologico.

Porte di ingresso al borgo medievale

Si può accedere al borgo medievale di Castro dei Volsci attraverso le tre antiche porte che un tempo difendevano il borgo dalle scorribande dei briganti: Porta a Valle, Porta dell’Ulivo e Porta di Ferro. All’ingresso principale, Porta della Valle, si trovano il torrione medievale ed i locali del corpo di guardia.

Torrione di Porta a Valle a Castro dei Volsci
Torrione di Porta a Valle

Via Civita

Della vecchia cinta muraria del IX-X sec d.C., oggi, rimane solo l’andamento ad anello di via Civita nella parte più interna del borgo. Vi si accedeva attraverso la Porta Civica, nota anche come Torre dell’Orologio.

Torre dell’Orologio

Sull’antica porta civica fu successivamente posto l’orologio che scandiva il tempo nel borgo, rendendola nota come Torre dell’Orologio (XV sec).

L’orologio tutt’ora sfoggia il sistema orario di sei ore “alla romana”, diffuso nel XIV secolo nello stato pontificio. Il sistema, che prevedeva la suddivisione della giornata in 4 cicli di 6 ore ciascuno, rimase in uso fino all’arrivo di Napoleone che introdusse il sistema di 12 ore “alla francese”.

La torre oggi ospita il centro culturale polifunzionale Nino Manfredi, in onore al figlio illustre di Castro dei Volsci.

Simbologia templare

Percorrendo le vie del borgo, è possibile osservare diversi simboli templari, quali ad esempio: il giglio, simboli zoomorfi, il segno del Golgota, la croce patente, la triplice cinta sacra… La simbologia si trova sulle facciate degli edifici ed anche all’interno della chiesa fuori le mura di San Nicola.

Questi simboli, ed il fatto che Castro si trovasse presso un punto strategico di comunicazione, rendono plausibile la presenza dei templari a Castro dei Volsci. L’ordine monastico dei guerrieri soldato, conosciuto come Templare, infatti, fu inizialmente costituito per proteggere i pellegrini sulle vie principali dirette verso la Terrasanta (vedi Storia di Arcidosso ed il mistero Templari).

Portale di una casa con simbologia templare: croce, simbolo zoomorfo, giglio, spade...
Portale con simbologia templare

Chiese principali

Nei pressi di Porta della Valle si trova la Chiesa di Santa Maria, dedicata all’Immacolata Concezione, di stile romanico e con un caratteristico campanile in pietra del 1100 d.C.

Situata vicino alla rocca, la Chiesa di S. Oliva, di stile barocco, ha, anch’essa, probabilmente origini medievali, comparendo in alcune bolle papali del 1125. All’ingresso si trova uno spettacolare portale in bronzo di più recenti origini (1990).

La chiesa di San Rocco, nei pressi della rocca, venne realizzata nel XVII secolo come voto per l’epidemia di peste del 1656.

S. Nicola

Nel 542 i monaci di Montecassino costruirono, al di fuori delle mura del borgo, il piccolo oratorio di S. Nicola, intorno al quale, sul pendio del colle, sorse a poco a poco il centro abitato.

L’oratorio, nel corso dei secoli, subì diverse ristrutturazioni ed ampliamenti, fino ad essere trasformato in una chiesa di stile prevalentemente romanico.

In questa chiesa ancor oggi si conserva un ciclo di affreschi del sec. XIII, riapparsi a seguito dei bombardamenti della seconda guerra mondiale, che fecero cadere lo strato di calce che li ricopriva.

Inoltre, la chiesa è degna di nota anche per la presenza di diversi simboli templari (nodo quadrilobato, croci greche, croci patenti, triplice cinta).

Rocca di San Pietro

Sulla cima del borgo, vi sono i resti di una antica Rocca, che guardava e difendeva l’antico “Castrimonium”, oggi Rocca di San Pietro.

Sulla Rocca, si trova il balcone panoramico che lascia senza fiato per la sua meravigliosa bellezza.

La valle del Sacco si estende al di sotto della rocca circondata dagli splendidi monti Lepini, Ernici, Aurunci e Simbrunini. Una meravigliosa visione su gran parte della Ciociaria!

Lo spettacolo si presta a grandi riflessioni esistenziali anche perché ospita tre monumenti in ricordo delle atrocità della seconda guerra mondiale in Ciociaria: esposizioni di lettere dei condannati a morte alle loro madri, il monumento alla pace ed il monumento a “Mamma Ciociara” in ricordo delle brutali “marocchinate” del 1944.

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