Fontana di Brabone al centro di Grote Markt sullo sfondo tipici edifici a punta di architettura gotica (case delle corporazioni)
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Anversa, la città dei diamanti

Anversa, detta anche Antwerpen e conosciuta come la città dei diamanti, è la più grande città delle Fiandre ed una delle più conosciute del Belgio. Da brava città portuale, è un centro culturalmente molto aperto.

Il suo porto, sull’estuario del fiume Schelda, è il secondo porto più grande d’Europa, dopo Rotterdam. Tuttavia Anversa continua a mantenere il primato in Europa come più grande porto petrolchimico.

Nonostante la sua economia sia basata su un grande porto petrolchimico, è una città molto attenta all’ambiente. Se vi recate ad Anversa con la macchina, ricordatevi, anche per una vettura euro 6, di registrarla sul sito del comune, pena una bella multa😉

Ad ogni modo, vi consiglio di arrivarvi in treno e non perdere, una delle sue rinomate bellezze: la stazione centrale di Anversa, riconosciuta come una delle 5 stazioni ferroviarie più belle al mondo!

Stazione di Anversa – Foto di Rudy and Peter Skitterians da Pixabay 

Origine del nome Antwepen

Secondo alcuni studiosi, la denominazione Antwerpen, deriverebbe da un’espressione latina che indica l’accumularsi di detriti nell’ansa di un fiume, secondo altri deriva da un’espressione germanica che indica una collina artificiale o una costruzione fatta dalle persone per tenere qualcosa all’asciutto.

Secondo leggenda, invece, la denominazione Antwerpen deriva da hand werpen cioè “lanciare la mano”, collegata alla storia di Silvio Brabone, la cui statua si trova in Grote Markt.

Statua di Silvio Brabone

Fontana di Brabone al centro di Grote Markt sullo sfondo tipici edifici a punta di architettura gotica (case delle corporazioni)
Grote Markt: Statua di Brabone e case delle corporazioni

Al centro di Grote Markt, la piazza del mercato, si trova la statua del leggendario soldato romano: Silvio Brabone, fondatore del Ducato di Brabante. Secondo leggenda, Silvio avrebbe sconfitto in combattimento il gigante Druon Antigoon che regnava nella zona. Il gigante esigeva un pedaggio da chiunque volesse attraversare lo Schelda e a chiunque si rifiutasse di pagarlo, tagliava una mano e la gettava nel fiume. La statua mostra Silvio Brabone che lancia una mano. La storia narra, infatti, che dopo aver sconfitto il Gigante, per contrappasso, gli tagliò la mano e la gettò nel fiume.

Grote Markt

Grote Markt ha una certa somiglianza con la Grand Place a Brussels. Entrambe le piazze sono contornate dalle bellissime case delle corporazioni, edifici gotici con pinnacoli rinascimentali sormontati da statue d’oro, generalmente raffiguranti animali.

 La Grote Markt, tuttavia, a differenza della Grand Place, ha un’insolita forma triangolare dominata dallo Stadhuis (il Municipio).

Il municipio (Stadhius)

Grote Markt- Stadhius sulla sinistra – Foto di 2427999 da Pixabay

Lo sviluppo di Anversa fu veloce e particolarmente florido dopo il 1535, quando iniziarono ad arrivare argento e oro americani. La popolazione aumentò talmente tanto che dovettero costruire nuove abitazioni e ciò modificò completamente la pianta della città.

Per la stessa ragione, nel 1560, si rese necessaria anche la costruzione del Municipio. Si decise di costruirlo in stile rinascimentale italiano. In una delle logge della facciata dello Stadhius, era inizialmente ospitata la statua di Silvio Brabone, ma poi, nel 1587, con l’avvento della dominazione spagnola ad opera di Filippo II, venne sostituita dai gesuiti con la Madonna.

Nelle altre logge si trovano le statue raffiguranti la Giustizia e la Prudenza, quelle che dovrebbero essere le principali virtù del consiglio comunale. Tra le nicchie si può osservare anche lo stemma di Filippo II di Spagna.

Filippo II e la decadenza di Anversa

Durante il regno di Filippo II le cose in città cambiarono. Anversa da città portuale, aperta e tollerante, si trasformò in bigotta ed intollerante sotto il clima austero e repressivo cattolico. Nel corso degli anni, la dottrina calvinista si era diffusa tra gli artigiani. L’intransigenza di Filippo II portò a delle vere e proprie persecuzioni contro i protestanti, scontentando anche l’aristocrazia locale. Nel 1566 iniziò la rivolta ad opera dei calvinisti. Filippo II iniziò una sanguinosa repressione con veri e propri massacri della popolazione inerme. La conseguenza fu l’esodo di tutte le famiglie influenti verso l’Olanda e così, dalla decadenza di Anversa, nacque la potenza di Amsterdam.

Skyline eclettico e Port House

Come sempre bisogna toccare il fondo prima di risalire. Oggi Anversa è una città all’avanguardia, pronta alla sperimentazione. Diversi stili, frutto della sua travagliata storia, movimentano lo skyline della città. Si passa da edifici barocchi all’innovativo Port House, progettato da Zaha Hadid.

La parte inferiore di questo edificio è l’antica postazione dei pompieri di Anversa, la parte superiore, invece, ha un design contemporaneo a forma di nave con una superficie che richiama quella di un diamante, unendo così il simbolo del porto e quello dei diamanti insieme.

Port House – Foto di Laurent Verdier da Pixabay

Anversa la città dei diamanti

Già dal XVI secolo, Anversa, ritenuta il cuore commerciale dell’Europa, commerciava principalmente diamanti. Gli artigiani lì presenti, sotto il re Francois I, svilupparono una certa capacità nello sfaccettare i diamanti.

E quando alla fine del XVII secolo, grazie all’austera politica di Filippo II, Amsterdam arrivò ad ottenere il monopolio del commercio del diamante, offrendo in cambio libertà religiosa e civile, gli artigiani di Anversa, vedendosi arrivare diamanti di qualità inferiori, affinarono di molto le loro tecniche di taglio.

Tutt’ora Anversa ha la fama di essere la Mecca del Diamante. Il settore dei diamanti comprende 1700 singole aziende offrendo oltre 30.000 posti di lavoro. Per scoprire qualche informazione aggiuntiva si può visitare il DIVA, il museo dei diamanti (Museum for Diamonds, Jewellery and Silver)

Museo Plantin-Moretus

L’attrazione più interessante di Anversa, a mio avviso, è il Plantin-Moretus, un museo patrimonio dell’Umanità e per l’edificio e per il suo contenuto.

È un complesso museale situato dove sorgeva un tempo l’antica tipografia ed onora i due famosi stampatori Christoffel Plantijin e Jan Moretus. Nel 1550 Plantjin fondò la tipografia, passandolo alla sua morte a suo genero Moretus. Il museo contiene un’eccezionale collezione di materiale tipografico tra cui le due più antiche presse al mondo.

Cattedrale e statua di Nello e Patrasche

La commuovente statua di Nello e Patrasche è situata di fronte alla Cattedrale di Nostra Signora di Anversa. Il monumento onora la storia di amicizia tra l’orfanello fiammingo Nello e il suo cane Patrasche. Si dice che lo scultore Tist abbia preso spunto da un manga giapponese che si basava su un romanzo, di De La Ramée del 1872, ambientato ad Anversa.

Statua di marmo che emerge dal selciato di un cane e un bambino che dormono abbracciati
Statua di Nello e Patrasche

Secondo la storia, alla morte del nonno di Nello, il bimbo, orfano di genitori, rimase solo e senza casa. Cercò rifugio dal freddo inverno nella cattedrale di Anversa, dove si addormentò abbracciato al suo cane mentre ammirava un’opera di Rubens. Il mattino seguente vennero entrambi ritrovati morti di freddo.

Questa scultura, che sembra emergere dal selciato davanti alla Cattedrale di Nostra Signora, consente a Nello e Patrasche di riposare eternamente insieme vicino alle opere dell’amato Rubens, con il selciato a fargli da coperta.

Piazza Hendrik Conscience

Nella piazza Hendrik Conscience si trovano la chiesa barocca di San Bartolomeo, che contiene opere del Rubens, e l’antica libreria.

La libreria Hendrik Conscience di Anversa risale al 1481 e contiene una raccolta di più di un milione di libri. Le principali raccolte sono di letteratura olandese, storia dei Paesi Bassi, primi libri a stampa (prima del 1830), cultura popolare fiamminga, arte nei Paesi Bassi e opere su Anversa (“Antverpiensia“).

Groenplaats e Rubens

Nella piazza Groenplaats , ricca di vita e localini, si trovala statua di Rubens. Nello stesso quartiere si trova anche il museo Rubenshuis, la villa che egli stesso progettò e nella quale passò gli ultimi anni della sua vita.

Rubens nacque in Germania, nel 1577, da un avvocato fiammingo calvinista. Trascorse l’infanzia a Colonia, dove la famiglia si rifugiò per sfuggire alle persecuzioni spagnole contro i protestanti. Nel 1589 si trasferì ad Anversa, dove ricevette un’educazione umanistica e si convertì al cattolicesimo.

Quello che ricordo meglio della sua storia è che il suo insegnante lo definì una persona mediocre, uno che non avrebbe mai fatto nulla nella vita.

All’età di 14 anni iniziò il suo apprendistato artistico. Amava tuttavia viaggiare, ben presto si trasferì in Italia dove a Venezia studiò Tiziano e Tintoretto, a Roma Michelangelo e Raffaello e dove restò affascinato dalla coeva produzione artistica di Caravaggio, andò poi in missione per il duca di Mantova presso il re di Spagna dove migliorò le sue capacità diplomatiche, insomma, fu un uomo decisamente eclettico.

Dopo tutti i suoi viaggi, quando tornò ad Anversa, per la morte della madre, il suo stile pittorico era maturato talmente tanto da essere considerato l’archetipo del barocco europeo.

Divenne ben presto pittore di corte e fu chiamato a dipingere opere di grande rilevanza. La sua fama crebbe talmente tanto da ricevere diverse commissioni e, per far fronte all’impresa, aprì una bottega ben organizzata.

Per farla breve, sebbene in gioventù fu definito mediocre dal suo maestro, divenne un uomo di gran successo!

Scusate la digressione ma la sua storia potrebbe incoraggiare molti di noi poveri mediocri 😉

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