Vico nel Lazio: il borgo medievale fortificato della Ciociaria

Vico nel Lazio è un borgo medievale fortificato che mantiene intatta la sua cinta muraria, intervallata da ben 25 torri merlate! C’è chi dice che questa struttura ricorda quella di Carcassonne in Francia e di Monteriggioni in Toscana, e chi invece dice che i tre borghi non siano comparabili. Credo anch’io che non siano comparabili: Vico nel Lazio è anche circondato dai meravigliosi monti Ernici ed è sovrastato dall’imponente Monte Monna (1952 m), una delle maggiori cime Ciociare ;).

Cosa vedere a Vico nel Lazio

Oltrepassata una delle sue tre porte medievali, si dipana un labirinto di vicoli, abilmente costruito per spiazzare i nemici in caso di attacco, che tuttora confonde i turisti assetati in cerca di un bar 😉 Fortunatamente la cara Francesca, la nostra guida di ciociaria turismo, ci aveva mostrato la strada!

Nel borgo si possono incontrare edifici di particolare interesse, alcuni dei quali custodiscono dettagli enigmatici che sembrano testimoniare la presenza dell’Ordine Templare anche in questo piccolo borgo Ciociaro. Altre testimonianze in zona possono essere trovate ad Alatri, Veroli, Casamari…

Chiesa di Santa Maria

La Chiesa di Santa Maria è tra le più antiche di Vico. Questa chiesa romanica, risalente al XI-XII secolo, conserva un Crocifisso in legno d’ulivo e madreperla del XVIII secolo, la statua della Madonna dai 7 veli (XVIII sec), della quale recentemente sono state restaurate le 7 vesti e presenta alcuni affreschi e dipinti del XIII secolo.

A seguito di alcuni sondaggi per lavori di ristrutturazione pare che diversi affreschi siano nascosti in più strati sotto l’intonaco delle pareti. Di certo una cospicua attività artistica per una chiesa così piccina! Tuttavia, secondo alcuni antichi testi del 1200, pare che qui fossero custodite le reliquie autentiche dei SS Pietro e Paolo.

Interessante anche l’altare romanico con una bella croce patente templare in bella vista. Un caso la presenza di simboli templari in una piccola chiesa che si dice custodisse importanti reliquie?!

Sotto la chiesa si trova anche una deliziosa cripta romanica, con un affresco di una Madonna col Bambino, uno di Giovanni Battista (XIII sec) e uno dell’angelo della morte (XVIII sec). Vicino quest’ultimo affresco è stato anche recentemente ritrovato l’ingresso di un ossario.

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Palazzo del Governatore

Un altro edificio interessante è il palazzo del governatore risalente al 1150. Questo presenta una torre triangolare con un angolo acuto molto particolare e da ex sede del governatore, oggi ospita il consiglio comunale ed il museo della pace. Dicono che dal museo (momentaneamente chiuso) si goda di un panorama strepitoso sugli Ernici 😉

Collegiata di San Michele Arcangelo

Nella piccola piazza medievale del borgo si trova poi la Collegiata di San Michele Arcangelo, risalente all’anno mille. La torre campanaria della chiesa presenta una scultura romanica raffigurante il busto di un leone e due orologi, uno con il sistema alla “francese” odierno ed uno con il  il sistema orario di sei ore “alla romana”, diffuso nel XIV secolo nello stato pontificio. Il sistema, che prevedeva la suddivisione della giornata in 4 cicli di 6 ore ciascuno, rimase in uso fino all’arrivo di Napoleone che introdusse il sistema di 12 ore “alla francese”.

Questa collegiata custodisce al suo interno un altare cosmatesco e un crocefisso in madreperla, proveniente da Gerusalemme. Stranamente vi si trova anche un busto di bronzo del cavaliere San Giorgio, patrono di Vico. Una coincidenza il fatto che San Giorgio fosse anche il Santo protettore dei Templari?

Vico nel Lazio: una roccaforte templare?

Oltre alla simbologia templare nella chiesa di Santa Maria, nella Collegiata di San Michele Arcangelo, ed al culto di S. Giorgio, camminando per il paese è possibile trovare altri simboli templari sulle facciate di alcuni edifici. Di fatto questo paese ben fortificato si trovava su una via di passaggio verso Subiaco. E’ quindi possibile che i templari, da bravi monaci soldato, vigilassero sulla sicurezza dei pellegrini lungo questo percorso, no?!

Altre leggende di paese

Facendo una passeggiata lungo le mura, ad altezza d’uomo si trova un avvallamento peculiare sulle pietre delle cinta muraria. Secondo leggenda è l’impronta della mano di San Domenico. A quanto pare il Santo si poggiò alle mura per salvarsi da ben due pericolosissime donne ciociare che tentavano di indurlo in tentazione ed ivi rimase il segno.

Da questa leggenda pare dunque che S. Domenico, l’abbate riformatore della vita monastica tra il X e XI sec, legato alle chiese con forte simbologia templare di S. Domenico a Trisulti e S. Domenico a Sora, passò presso Vico nel Lazio.