“Mamma Ciociara”: monumento alle Donne

Il monumento alla “Mamma Ciociara” a Castro de Volsci, posto sulla Rocca di San Pietro che domina l’intera Valle del Sacco, rappresenta una madre che fa scudo con il proprio corpo cercando di difendere la figlia.

Il monumento ricorda tutte le donne che hanno subito la brutale violenza delle “marocchinate”, un’atrocità delle seconda guerra mondiale.

Il 14 maggio 1944, i goumier (truppe marocchine) del corpo di spedizione francese in Italia, attraversando gli impenetrabili monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche nella Valle del Liri, consentendo al corpo britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe naziste, la linea Adolf Hitler.

In seguito a questa difficile battaglia, il generale Alphonse Juin diede ai suoi soldati, cinquanta ore di “libertà” per “diritto di preda”.

Durante queste ore si verificarono saccheggi e brutali violenze sulla popolazione, denominate appunto “marocchinate”.

Gran parte della Ciociaria fu investita dalla furia dei goumier: numerose donne, ragazze e bambine furono ripetutamente violentate, talvolta anche alla presenza dei genitori. Gli uomini che tentarono di difenderle furono uccisi o violentati a loro volta.

Le violenze, di fatto, perdurarono ben più di 50 ore.

Vengono ricordate nel libro “La Ciociara” di Alberto Moravia e nell’omonimo film di Vittorio De Sica.

Sulla stessa Rocca di San Pietro si trova il monumento alla pace, che riporta:

“Non importa chi tu sia…
Se ti chiedono qual è la cosa più importante per l’umanità rispondi:
prima, dopo, sempre la pace!”