Città del Messico: principali attrazioni
Città del Messico è la splendida capitale del Messico, una metropoli ricca di storia, attrazioni, contrasti, sapori… Questa città ospita circa 9 milioni di persone in ben 1485 Km quadrati, posti a circa 2240 metri sopra il livello del mare.
Il suo centro storico, costruito sopra le rovine della città atzeca di Tenochtitlan, è stato dichiarato, a ragione, patrimonio UNESCO. Certamente è capace di affascinare, e per la sua storia, e per i profumi del suo street food.
Plaza de la costituciòn
Plaza de la costituciòn conosciuta anche come El Zòcalo, è una delle piazze più grandi al mondo. La bandiera del Messico sventola orgogliosa al centro di questa piazza, voluta dai conquistadores spagnoli sopra le rovine del centro politico e religioso della città azteca di Tenochtitlàn. La piazza pulula di persone e di guaritori di ogni sorta che praticano il “limpia”.
Catedral de la Asunciòn
Nella piazza si trova la Catedral de la Asunciòn de la Santìsima Virgen Marìa, una della cattedrali più grandi al mondo, lunga 128 metri, larga 59 e alta 30 metri nella navata centrale e 67 metri nelle torri. È composta da 5 navate e 16 cappelle laterali. Nel 1967, un incendio causato da un cortocircuito, causò diverse perdite in termini di opere d’arte. Come gran parte della città, anche la cattedrale è stata costruita su un suolo instabile, pertanto sono continuamente in corso lavori di restauro e consolidamento.
Templo Mayor
A due passi dalla cattedrale, si possono ammirare le rovine azteche del Templo Mayor. La grande piramide, alta 60 metri, supportava due templi dedicati alle divinità Tlaloc e Huitzilpochtli.
Il tempio di Huitzilpochtli, dio della guerra, si trovava a sud (sinistra) ed era dipinto di rosso. Il nome di questa divinità deriva da Huizil, colibrì. Secondo la mitologia azteca, infatti, gli uomini morti in battaglia o le donne morte durante il parto, tornavano in vita sotto forma di colibrì o di farfalle.
Il tempio di Tlaloc, dio della pioggia, si trovava invece a nord (sulla destra) ed era dipinto di blu. Le frequenti inondazioni del Messico, resero questo dio particolarmente temuto e le lacrime delle vittime sacrificate in suo onore venivano raccolte prima del rito ed offerte, assieme alla vittime, al dio.
Il Templo Mayor fu sede di spietati atti di sangue anche al tempo della dominazione spagnola. Nel 1519 Hernan Cortes, vi fece ardere vivo il comandante azteco Qualpopoca, assieme a due suoi figli ed altri 15 nobili aztechi. L’anno seguente, le truppe di Pedro de Alvarado, cercando, a loro detta, di interrompere un sacrificio umano, intervennero nel corso di una cerimonia azteca e massacrarono i più illustri nobili aztechi. Il tempio fu infine distrutto nel 1521 dall’invasione spagnola ad opera di Hernan Cortes.
Ricostruzione Templo Mayor Rovine Templo Mayor
Plaza Garibaldi
Non si può non passare una serata nella piazza dei Mariachi e dei nortenos. Qui, diversi musicisti si esibiscono tutte le sere. Inoltre nella piazza si trova anche il famoso MUTEM Museo della Tequila e del Mezcal! Il museo ha una terrazza dove si possono degustare vari tipi di tequila e mezcal. Poi potrete fare come me, ed unirvi anche voi ai musicisti nella piazza, cantando anche senza conoscere le canzoni!
Murales Viva Mexico! Mariachis
Castillo de Chapultepec
Il parco ed il castello di Chapultepec, antica residenza estiva dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo e dell’imperatrice Carlotta, si trova al termine del Paseo de la Reforma.
Il nome del castello deriva dal luogo dove si erge l’edificio: monte del grillo (Chapulines). Fu inizialmente costruito come residenza ufficiale del Vicerè della Nuova Spagna, venne poi abbandonato fin quando divenne residenza estiva dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo e Carlotta del Belgio. Trovandosi fuori città, Massimiliano fece costruire un viale per raggiungere il centro: il Paseo de la Imperatrix, oggi noto come Paseo de la Reforma.
All’instaurarsi della Repubblica, l’edificio divenne un carcere e fu poi abbandonato di nuovo fin quando Porfirio Diaz lo trasformò in residenza ufficiale del presidente del Messico. In seguito, attorno agli anni trenta, la residenza ufficiale fu trasferita a sud di Chapultepec, nel Rancho La Hormiga, conosciuta come Los Pinos.
Il castello, contornato da splendidi giardini, oggi è sede del museo National de Historia, che raccoglie negli appartamenti in stile neoclassico, reperti storici dal XVI secolo alla dichiarazione di indipendenza del 1917.
Museo nazionale di antropologia
Il museo che maggiormente mi ha colpito durante il mio viaggio in Messico è stato di certo il museo di antropologia, situato nel bosco di Chapultepec.
Il museo, in oltre 20 stanze per un totale di 44000 m2, ospita la maggior collezione del mondo di arte precolombiana, ovvero di quei popoli che hanno abitato l’America dalla sua nascita alla sua scoperta da parte di Cristoforo Colombo nel 1492. Una visita a questo museo è un must per venire a conoscenza delle culture Maya, Azteca, Teotihuacana, Tolteca, Zapoteca e Mixteca. All’interno del museo potrete ammirare la famosa “piedra del sol” o “pietra sacrificale” azteca.
Palacio de Bellas Artes
Il palazzo delle Belle Arti è sede del teatro dell’Opera e della più importante sala da concerti di tutto il paese. Il progetto di questo edificio, patrimonio dell’UNESCO dal 1987, fu voluto da Porfirio Dìaz ed assegnato ad un architetto italiano: Adamo Boari. La costruzione, si protrasse per ben 30anni, invece dei quattro designati, a causa della rivoluzione messicana e correlati problemi socio-economici e tecnici, quali, ad esempio, l’allontanamento dell’architetto e lo sprofondamento del suolo.
La Gran Sala, può accogliere fino a 1900 spettatori e nel corso degli anni diversi artisti di fama internazionali si sono esibiti sul suo palcoscenico, tra gli italiani ricordiamo Maria Callas e Luciano Pavarotti. Oltre a questa sala, l’edificio dispone di diverse sale da esposizione e due musei, il museo delle belle arti e il museo dell’Architettura.
Palacio de correos de Mexico
Il palazzo della posta del Messico, è un capolavoro architettonico voluto, anche questo, come il palazzo delle belle Arti, da Porfirio Diaz e creato da Adamo Boari. Integra diversi stili, principalmente rinascimentale, gotico veneziano e art noveau. Tutt’ora è sede dell’Uffico postale e pertanto l’ingresso è gratuito 😉