Vista cascate Vittoria e vegetazione parco
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La maestosità delle Cascate Vittoria dallo Zimbabwe

Victoria Falls town

La base per visitare le Cascate Vittoria in Zimbabwe è Victoria Falls town, una cittadina turistica sul cui territorio si estende il Parco Nazionale delle Cascate Vittoria.

La piccola cittadina si può girare comodamente a piedi, seppure sia piena di tassisti pronti a trasportarvi ovunque! Le stradine principali sono piene di bar, ristoranti e botteghe di souvenir. Sebbene le principali carte di credito siano bene accette un po’ ovunque, il contante è preferito dai locali. Si consiglia di prelevarlo prima di arrivare in Zimbabwe dato che è impossibile trovare ATM funzionanti in loco.

Parco Nazionale delle Cascate Vittoria

Il parco si trova a poche centinai di metri dalla cittadina ed è raggiungibile attraverso un sentiero pedonale. Entrando nel parco, si percorre un sentiero ben strutturato in cui sono segnalati 16 differenti punti panoramici.

Inizialmente il sentiero, che parte da un bar ben attrezzato, dove si possono prendere anche menù a portar via, da consumare di fronte allo splendore delle cascate, passa davanti alla statua di David Livingston. La statua si trova proprio di fronte allo scorcio da cui si può ammirare il doppio arcobaleno sulle cascate nella Cateratta del Diavolo.

Doppio arcobaleno visto dal viewpoint 1 delle Cascate Vittoria

Si prosegue poi per il sentiero, tenendo possibilmente a portata di mano il k-way, per ammirare la magnifica parte principale della cascata. Andando più avanti è possibile anche dare uno sguardo ai temerari che fanno il bagno dall’altra parte sulle acque dello Zambesi prima dello strapiombo, nella Devil’s pool! Tanto per farsi l’idea dell’esperienza successiva 😉

Vista cascate Vittoria e vegetazione parco

L’ultimo punto panoramico, invece si affaccia sul famosissimo Victoria Falls Railway bridge.

Victoria Falls Railway bridge

Questo storico ponte ferroviario che unisce lo Zimbabwe allo Zambia, fa parte dell’ambizioso progetto di Cecil Rhodes (1853-1902), uomo d’affari con grandi mire espansionistiche, di costruire una ferrovia che unisse Cape Town, in Sud Africa, con il Cairo, in Egitto.

“tutte quelle stelle… quegli immensi mondi che restano fuori dalla nostra portata. Se potessi, annetterei altri pianeti”

(Cecil Rhodes)

Purtroppo Rodhes, morì prima che iniziasse la sua costruzione, ma aveva ben istruito gli ingegneri riguardo le caratteristiche che avrebbe dovuto avere: lungo 198 metri e posto dove potessero arrivare gli spruzzi delle Victoria Falls.

Il ponte tutt’ora si trova a 128 metri sopra lo Zambesi ed è stato costruito in soli 14 mesi utilizzando 1868 tonnellate di acciaio, posizionato dove aveva predisposto Rhodes. Fu inaugurato nel 1905 dal figlio di Charles Darwin.

Railway bridge Victoria falls

Secondo alcuni, questo ponte è uno sfregio alla bellezza delle cascate, secondo altri è parte integrante delle cascate, quantomeno per la sua affascinante storia.

Victoria Falls Hotel

Questo storico hotel è stato aperto inizialmente nel 1904, per accogliere i lavoratori addetti alla costruzione della linea ferroviaria ma ben presto, sotto le mani di un gestore italiano, divenne un prestigioso hotel di lusso.

Talmente famoso che accolse i più illustri personaggi dell’epoca, a partire dalla Regina Vittoria in persona. L’hotel esala tutt’ora la magnificenza della storia che si è svolta tra le sue stanze. Le sue pareti sono ricche di foto e litografie che raccontano gli avvenimenti dell’epoca. E’ possibile ammirare anche vecchie mappe con i territori della Rhodesia, colonia inglese tra Zimbabwe e Zambia, amministrata da Rhodes.

“Rhodesia è il nome giusto per quella terra di pirateria e di saccheggio, ed è il nome giusto per gettare del fango su di essa”.

(Mark Twain)

Entrando nell’hotel, ho avuto l’impressione di entrare in un’altra epoca ed ho passato ore a studiare ogni singola immagine nella stanza museo di Bulawayo, dove erano presenti le litografie di tutti i grandi personaggi dell’epoca coloniale: Lord Baden Powell, Cecil Rhodes, Paul Kruger, Henry Morton Stanley, Barny Barnato… e re Lobengula, ultimo re del popolo dei Ndebele, figlio del grande Mzilikazi.

Nell'ordine dall'alto litografia di Paul Kruger, Baden Powell, Cecil Rhodes a sinistra l'interno della stanza di Bulawayo Al Victoria Falls Hotel e mappa storica
Nell’ordine da sinistra in alto: Paul Kruger, Baden Powell, Cecil Rhodes a destra interni stanza Bulawayo e mappa storica

Rhodes, Barnato e Lobengula, sono alcuni dei personaggi di cui Wilbur Smith ha scritto in lungo ed in largo, principalmente nel bellissimo romanzo “Anche gli Angeli piangono”, che suggerisco di leggere prima di andare nel territorio dell’ex-Rhodesia. Chissà quanto dietro i suoi scritti corrisponde a realtà?

La vista al tramonto dalla terrazza di questo storico hotel, merita almeno un aperitivo al tramonto! Sebbene lo stile dell’hotel sia rimasto coloniale, la vasta scelta di cocktail è molto attuale. I loro nomi sono molto fantasiosi e si rifanno alla storia dell’epoca coloniale.

Io non potevo far altro che scegliere il cocktail “Livingston, I presume”. Storica frase che lo scrittore Stanley rivolse a Livingston quando lo ritrovò, diversi anni dopo la sua scomparsa, sul Lago Tanganica. Frase formale ed ironica, in puro stile British, considerato che erano gli unici due bianchi in migliaia di kilometri!

Crociera in battello al tramonto

Al tramonto non si può lasciarsi sfuggire una gita in battello sulle acque dello Zambesi. Con un drink in mano è possibile ammirare gli abitanti del fiume, tra cui ippopotami e coccodrilli, nonchè restare estasiati di fronte ai branchi di elefanti che si abbeverano lungo le sue sponde. Se siete fortunati, come me, potrete individuare anche qualche assetato leone.

Volo dell’Angelo

Al non tanto modico costo di 150 dollari, consiglio il volo dell’Angelo sulle cascate in elicottero: 12-13 minuti di puro splendore! L’elicottero farà un volo ad otto a 1700 metri sopra le cascate, rendendo possibile la vista a 36o° di tutta la loro maestosità!

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