Virunga: la scandalosa situazione in corso
Quando tacere non è un’opzione
Mercoledì 24 Giugno 2020 è stato perpetrato l’ennesimo attacco armato contro i guardiaparco del Virunga National Park, nel corso del quale 5 di loro sono stati gravemente feriti. Il 24 Aprile scorso, in un precedente attacco, hanno perso la vita 17 persone tra civili e guardiaparco.
Da anni, guerra civile e bracconaggio, continuano a minare la pace nel parco, difeso con passione dai guardiaparco dell’ICCN (Institut Congolais pour la Conservation de la Nature). Negli ultimi 20 anni, 188 guardiaparco sono stati uccisi mentre in servizio per proteggere la riserva naturale del Virunga.
Il parco nazionale del Virunga, inaugurato nel 1925, é tra i più importanti parchi al mondo ed il primo parco nazionale istituito in Africa, riconosciuto dall’UNESCO sin 1979 come patrimonio dell’umanità per la ricchezza della sua biodiversità.
Il Virunga è anche casa dei gorilla di montagna, specie ad alto rischio d’estinzione, conosciuti in tutto il mondo grazie al lavoro della zoologa Dian Fossey, che dedicò la sua vita alla loro protezione, fin quando, il 26 dicembre del 1985, fu assassinata per mano di alcuni bracconieri in Ruanda.
Il parco ricopre 7800 km2 nell’est della Repubblica Democratica del Congo, ai confini con Rwanda e Uganda, si estende dalle montagne del Virunga, a sud, alle montagne Rwenzori, a nord.
Purtroppo questa Regione dei grandi laghi Africani, é una zona politicamente instabile, rifugio di circa 70 gruppi armati, locati principalmente nella provincia di Nord Kivu.
Ad aggravare la già difficile situazione, sono stati scoperti nel sottosuolo dei giacimenti petroliferi. Il governo del Congo ha sottoscritto 3 concessioni esplorative del sottosuolo, concedendo alle compagnie petrolifere di entrare nel parco e sconvolgerlo con disboscamenti, esplosioni, trivellazioni e costruzione di oleodotti.
Per maggiori informazioni sulla tragica situazione si può consultare: savevirunga.com. Consiglio anche di vedere il documentario Virunga, disponibile su Netflix, che spiega molto bene la situazione in corso.
Urgenti misure politiche a livello locale ed internazionali sono necessarie per porre fine a questa disastrosa ed inaccettabile situazione. Quello che possiamo fare tutti è non far passare sotto silenzio questa scandalosa situazione.